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Cosa aspettarsi dalla nuova stagione NBA? Gli argomenti da trattare sono molti,infatti ciò che è successo in estate ha fatto parlare e non poco. Il nome caldo degli ultimi mesi è stato quello di Dwight Howard, il fenomenale centro 6 volte All Star, 3 volte consecutive dal 2009 al 2011 miglior difensore della lega, ha attirato attorno a se l'attenzione dei media nella trade che ha cambiato forse il destino della stagione che sta per cominciare.

 Ogni volta che un giocatore di questo livello cambia franchigia gli equilibri della lega come è giusto che sia ne risentono, ma questa volta ancora di più, in quanto il ventiseienne originario di Atlanta si è unito ai Los Angeles Lakers. Ora, insieme all'approdo nella città degli angeli del 2 volte MVP della stagione regolare Steve Nash, verrebbe da dire: "ok quest'anno Bryant avrà il suo sesto anello". Ma io dico che non è così semplice, non è mai semplice nella Nacional Basketball Assosiacion. A parer mio, la favorita rimane ancora per quest'anno Miami,  l'aggiunta di Jesus Shuttlesworth e Lewis a roster rendono senza ombra di dubbio la squadra ancora più competitiva dell'anno passato (se mai ce ne fosse stato bisogno). In più c'è probabilmente l'ultima grande occasione di OKC, che al 90% perderanno Harden la prossima stagione, fenomenali lo scorso campionato,ma ora ancora più maturi daranno filo da torcere a tutti. 

Dietro queste due strapotenze c'è di diritto la squadra della California, che ha il quintetto forse migliore della lega ma che deve trovare ancora la chimica giusta rispetto alle contendenti, in questo si vedrà il vero valore di Mike Brown.

 Come ogni anno attenzione anche alle outsider, nel 2010 nessuno avrebbe mai scommesso neanche un dollaro su Dallas a inizio anno. 

Un occhio di riguardo alle vecchie glorie di San Antonio e Boston inoltre non fa mai male, sempre pronte a fare uno sgambetto alle favorite, come hanno più volte dimostrato in passato. 

Sarebbe tra le favorite senza l'incognita del numero 1 anche Chicago, tutta l'atmosfera che si è creata sul "The Return" può esaltare la folla e tutto l'ambiente della citta del vento, ma l'attesa sarà lunga per il rientro del miglior playmaker della lega che non dovrebbe rivedersi sul parquet fino a fine febbraio. Ma se Rose torna subito ad essere il giocatore che abbiamo imparato ad amare negli ultimi anni potremmo ammirare per la prima volta un italiano che lotta per l'anello (ndr Belinelli).

Ci sono altre tre squadre che magari quest'anno non arriveranno fino in fondo ma che le franchigie elencate qui sopra non saranno entusiaste di incontrare ai Playoffs. Sto parlando di Knicks, Clippers e Nets. La squadra della Grande Mela ha gli uomini giusti per fare bene, ma negli ultimi anni non ha mai rispettato le attese e non è un segreto che il rapporto tra le due stelle non sia rose e fiori. La seconda squadra di LA invece...è la seconda squadra di LA, può dar fastidio quanto volete ma sulla maglia c'è sempre scritto "Clippers". Sono curioso di vedere al contrario la nuova franchigia di Brooklin che ha agito bene sul mercato e nonostante non sia riuscita a prendere Howard, ha costruito una squadra davvero molto interessante, con un backcourt formato da D-Will e JJ da cui i tifosi si aspettano spettacolo.

 In attesa della notte di Halloween queste sono le mie premesse. 

UCLA24